Interventi su Area Tratturale

(art. 21 c. 4 del D. Lgs 42/2004)

I tratturi, secondo la normativa vigente, sono considerati sottoposti a vincolo archeologico in virtù del D. Lgs. 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), che ha sostituito la legge 1089/1939. Il DM 22 dicembre 1983 ha esteso alla Regione Abruzzo le norme già dettate dall’allora Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per il vicino Molise con DD. MM. 15 giugno 1976 e 20 marzo 1980.
In base al decreto del 1983, ogni Comune interessato dalla presenza di un percorso tratturale deve munirsi di un Piano Quadro Tratturo, strumento di regolamentazione previsto dal DM 1980 per il Molise ed esteso all’Abruzzo ai sensi dell’art. 3 del DM 22 dicembre 1983.

Interventi Ammessi

Per i terreni individuati in base al PQT come agricoli e non compromessi, i privati cittadini possono richiedere, previa autorizzazione in prima istanza della Soprintendenza ABAP Abruzzo, solo la concessione regionale.
I terreni individuati come compromessi e non reintegrabili ai sensi di detto D. M. 22-12-1983, invece, sono sottoposti ai piani e agli strumenti urbanistici vigenti, ma restano sottoposti a vincolo ai sensi del D. Lgs. 42/2004, artt. 10 ss.

L’autorizzazione è necessaria:
   • quando il proprietario voglia richiedere la concessione regionale, nel caso di “aree non compromesse”;
   • quando il proprietario voglia effettuare degli interventi, nel caso di “aree compromesse”, come individuate nel PQT del comune, secondo quanto previsto dalle Norme Tecniche Attuative del PQT.

L’autorizzazione deve essere richiesta preferibilmente da un tecnico direttamente alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio territorialmente competente. L’istanza deve essere trasmessa via PEC e corredata del modello di richiesta Nulla osta su terreno tratturale. Deve contenere inoltre: • Nel caso di semplice concessione, la planimetria catastale in scala 1:2000 con evidenziata in colore o in retino contrastante la porzione di cui si intende richiedere concessione; • In caso di richiesta di autorizzazione per opere e lavori su area compromessa, alla planimetria vanno aggiunti gli allegati progettuali in scala adeguata e completi di sezione; la relazione tecnica; stralcio PQT, PRG o PRE da cui si evinca che l’area in questione rientra tra quelle di cui all’art. 4 del D. M. 21-03-1980 (zone compromesse non reintegrabili) e da cui emergano altri eventuali vincoli e prescrizioni presenti (vincolo paesaggistico, perimetrazioni archeologiche…). La SABAP si riserva, ai sensi della Legge 241/90, di richiedere ulteriori integrazioni documentali in casi particolari.

L’istanza deve essere corredata di due marche da bollo da 16,00 euro, che potranno essere corrisposte anche tramite modello F23 con Codice Tributo 456T.

L’autorizzazione viene rilasciata entro 120 giorni dal ricevimento dell’istanza, ai sensi dell’art. 22 comma 1 del D.Lgs. 42/2004.

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